FSU la holding dei debiti: lettera/esposto alla Corte dei Conti del Piemonte

Riportiamo nel seguito la lettera-esposto alla Corte dei Conti del Piemonte in merito alla holding FSU Finanziaria Sviluppo Utilities srl 

Al Procuratore regionale della Corte dei Conti
Dr. Pier Carlo Floreani
Via Roma 305 - 10123 Torino

FSU Finanziaria Sviluppo Utilities srl
Via SS. Giacomo e Filippo, 7 - Genova

Torino, 2 Gennaio 2013

I sottoscritti, a nome e per conto di Attac Torino - CARP Coord. Ambientalista Rifiuti Piemonte - Comitato Acqua Pubblica Torino – Comitato NO Debito Torino – Pro Natura Torino – Rifiuti Zero Torino, segnalano quanto segue:

La Città di Torino ha istituito agli inizi del secolo scorso la propria Azienda Elettrica Municipale che è rimasta Ente di diritto pubblico fino al 1997.

Fino a quella data i bilanci aziendali si sono sempre chiusi in attivo, (tranne che nel periodo immediatamente precedente la nazionalizzazione dell’energia elettrica, 1962), distribuendo al Comune proprietario pingui dividendi.

Questa situazione si è andata progressivamente deteriorando dal momento in cui AEM è stata trasformata in Società per azioni, e il peggioramento della situazione di bilancio si è accentuato con le successive operazioni di fusione, prima con AMGA di Genova che diede vita a IRIDE spa, e successivamente con Enia (Parma, Piacenza, Reggio Emilia) che ha dato vita all’attuale IREN spa.

Tali dati negativi emergono dai bilanci di FSU – Finanziaria Sviluppo Utilities, la holding che detiene le partecipazioni azionarie dei comuni di Torino e Genova nelle Società suddette.

Nel dossier allegato è evidenziata la progressiva perdita di valore delle Società, l’inerzia degli amministratori FSU, che solo nel 2011 decidono di riportare a bilancio la svalutazione del capitale (rappresentato esclusivamente dalla propria partecipazione in IREN) per oltre 250 milioni di euro, e gli alti costi di gestione della “scatola” FSU.

Se la crisi economica, la riduzione delle attività produttive può spiegare in parte la diminuzione dei proventi dalla vendita di energia, essa non appare tale da giustificare le ingenti perdite di bilancio imputabili a nostro avviso ad una cattiva strategia e gestione aziendale di cui FSU avrebbe dovuto dare tempestivamente conto e che invece ha taciuto per anni, intervenendo solo nel 2011 con la svalutazione di bilancio sopra citata. Con quali conseguenze negative per i bilanci dei Comuni azionisti, e quindi sul patrimonio pubblico è facile immaginare ma non è agevole documentare, essendo originate da partecipazioni azionarie di società quotate in borsa.

Ma oltre a questo profilo, concernente le scelte degli amministratori di FSU, viene in rilievo un altro aspetto che non pare a chi scrive meno importante ai fini delle valutazioni di competenza di codesta Procura regionale: la decisione del Comune di Torino di affidare la gestione della propria partecipazione in IRIDE, prima, ed in IREN, – decisione forse finalizzata a garantire il coordinamento delle scelte delle Città di Torino e Genova (sebbene tale coordinamento avrebbe potuto essere pienamente garantito anche senza la costituzione di un apposito soggetto societario) – genera costi non indifferenti (nel solo 2011 gli amministratori di FSU hanno percepito complessivamente € 90.504,00 ed i componenti del collegio sindacale € 179.950,00, somme cui si aggiungono i compensi per l'attività esterna di revisione del bilancio e per le altre attività amministrative appaltate da FSU – che è priva di dipendenti – alla propria partecipata IREN), costi i quali ulteriormente erodono i profitti generati da IREN. A questo si somma il maggior carico fiscale atteso connesso all'allungamento della catena di controllo giacché alla tassazione sui dividendi generati da IREN e pagati ad FSU va aggiunta l'IRES dovuta da FSU e la tassazione sui dividendi distribuiti da FSU ai soci.

Nel corso della Conferenza Stampa del 7 dicembre scorso abbiamo reso pubbliche le conoscenze acquisite in merito a quanto sopra esposto, e ci premuriamo di segnalarle anche a codesta Procura, per gli accertamenti ed eventuali interventi che riterrà di compiere a tutela dell’interesse collettivo della cittadinanza.

  • Con osservanza 
  • Attac Torino - Angela Maria ROSOLEN
  • CARP Coord. Ambientalista Rifiuti Piemonte - Gianfranco DROGO
  • Comitato Acqua Pubblica Torino - Andrea SACCO
  • Comitato NO Debito Torino - Antonella VISINTIN
  • Pro Natura Torino - Paola Maria CAMPASSI
  • Rifiuti Zero Torino - Claudio P. CAVALLARI