Notizie Ambiente n. 7

NOTIZIE AMBIENTE N.7 - 31 maggio 2021

 

INDICE

  1. Intervista del 12.05 al candidato sindaco Nicola Fonzo

  2. Regolamento del verde di Novara

  3. Le richieste dell’Osservatorio Ambientale UTC

  4. La sanità territoriale novarese

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1. INTERVISTA DEL I2.05 AL CANDIDATO SINDACO NICOLA FONZO

In questa seconda intervista Appello Ambiente ha rivolto a Nicola Fonzo domande su cinque argomenti: verde urbano a Novara, verde extraurbano, sanità decentrata sul territorio, cementificazione di Pernate( NO) e futuro di Novara. Come spiegato in dettaglio negli articoli successivi, sul verde urbano ed extraurbano Fonzo si è impegnato ad incontrare i rappresentanti di Appello Ambiente per approfondire gli aspetti del Regolamento del Verde di Novara, del Regolamento di Polizia Rurale, delle compensazioni verdi del Polo Logistico di Agognate, ecc. Sulla sanità decentrata sul territorio, Fonzo si è impegnato a trovare soluzioni ai gravi problemi aperti della casa di riposo pubblica De Pagave di Novara, compreso il problema dei 30 minialloggi vuoti presso il De Pagave. Sulla cementificazione di Pernate, il candidato Fonzo si è dicharato contrario al processo in atto, appoggiato dall' attuale amministrazione comunale e si impegna per

l' applicazioe a Pernate del Piano Paesaggistico Regionale e per collaborare con ARPA per risolvere

i problemi di governo delle acque a Pernate. Su tutti i suddetti argomenti, il compito di Appello

Ambiente e di tutti i cittadini è quello di vigilare, affinché il candidato Fonzo mantenga fede alle promesse fatte. Sul futuro di Novara ( dilemma: logistica o università e ricerca ?), Fonzo ha dato invece una risposta ambigua sulla possibilità di ampliamento del Polo Logistico di Agognate. Ha giudicato eccessivo l' attuale sviluppo della logistica in città, ma non ha escluso l' ampliamento del Polo di Agognate. Sullo sviluppo dell' università e della ricerca ha messo a fuoco tre aspetti da approfondire con Appello Ambiente: il progetto del V Magazzino, le residenze universitarie in città, la destinazione dell' area dell' attuale ospedale per nuove Facoltà universitarie.

Per la Redazione- Fabio Tomei

 

2. REGOLAMENTO DEL VERDE DI NOVARA

Richieste

Abbiamo letto i progetti relativi al verde, presentati da Canelli, e cioè “Più verde a Novara”

(12 milioni €) e “Foreste urbane resilienti per il benessere dei cittadini” (1,5 milioni €). In realtà non sono dei progetti ma presentazioni generiche e altisonanti che non forniscono le informazioni necessarie a capire in che cosa consistono e come si intende realizzare la cintura verde, che peraltro era già stata prevista anni fa, e la forestazione urbana.

Nel caso arrivasse quel denaro, egregio dott. Fonzo, il suo partito sta prevedendo dei progetti concreti e dettagliati da presentare alla cittadinanza?

Secondo noi, far crescere gli alberi non è un problema e non è costoso in sé. Bisognerebbe lasciar crescere quelli che sono sulle rive demaniali dei nostri corsi d’acqua, vigilando affinché queste non vengano degradate e desertificate. Individuare le aree che possono diventare boschive, fare delle piantumazioni e permettere poi alla vegetazione di crescere. All’interno della città bisogna innanzitutto proteggere gli alberi e le siepi che già abbiamo.

Il denaro, secondo noi, andrebbe per lo più impiegato nelle risorse umane, assumendo sia dei giardinieri che si occupino quotidianamente del nostro verde cittadino, sia del personale che vigili a tutela del nostro verde periurbano ed extraurbano.

Bisognerebbe inoltre incentivare l’agricoltura biologica e anche gli allevamenti rispettosi degli animali.

Che cosa pensa a riguardo?

A partire dalla legge 10 del 2013, la normativa invita a sollecitare, da parte delle amministrazioni pubbliche, il coinvolgimento dei cittadini nella tutela e gestione del verde pubblico.

Avete pensato a degli strumenti di partecipazione? Quali?

In molti Comuni esistono gli orti urbani. Come consigliere e poi come sindaco, se sarà eletto, si impegnerà a far sì che ci siano anche a Novara?

Inoltre, esiste la possibilità per chiunque di praticare piccole coltivazioni e venderne i frutti senza alcuna tassazione e senza obbligo di contabilità fino al reddito di 7.000 € annui. Qualora il Comune fosse disponibile ad offrire piccole porzioni di terreno in comodato d'uso gratuito, nell'ambito di Appello Ambiente sarebbe possibile trovare supporto tecnico e organizzativo per coloro che desiderassero intraprendere questa attività di grande valenza sociale, in cui l’unico requisito deve essere l’assoluta astensione dall'uso di prodotti chimici. Si sente di sostenere questa iniziativa? Se sì in che modo?

Risposte del dott. Fonzo

Sui progetti del Recovery Plan, non è il caso di sprecare energie. Si è chiesto di tutto, ma non ci sono progetti. Novara rischia di perdere il treno e anche di non ricevere nulla. Il sindaco avrebbe dovuto convocare un tavolo con tutte le forze produttive, sociali e ambientali della città e chiedere quali sono i due o tre progetti su cui l’intera città è d’accordo.

Riguardo alla forestazione urbana, bisogna prevedere una green belt e un bosco della città. I soldi ci sono già. Il Comune ha 2 milioni e 600 mila euro di avanzo che si possono spendere fin d’ora, senza alcun vincolo, ma l’attuale amministrazione non ha idee.

Sul tema della partecipazione dei cittadini occorre ripristinare i quartieri come luogo essenziale di partecipazione e controllo del territorio, che include anche il verde e i giardini. E’ inoltre necessario ripristinare alcune sedi di confronto permanente tra i cittadini e l’amministrazione che sono le Consulte, le quali devono avere un potere decisionale.

Sugli orti urbani il dott. Fonzo è d’accordo. Sono tre anni che ad ogni bilancio preventivo loro presentano un emendamento per chiedere di stanziare le risorse per gli orti urbani, ma la risposta è sempre negativa.

Replica del Comitato Albero Amico

Viene ribadita le necessità che la forza politica rappresentata dal dott. Fonzo abbia dei progetti precisi e non generici riguardo al verde di Novara e del territorio circostante la città. A maggior ragione nel caso in cui dovessero arrivare dei fondi dal Recovery Plan, occorre essere pronti. Occorre avere un maggiore interesse per le tematiche ambientali. Anche riguardo alle compensazioni del polo logistico di Agognate, per esempio, ci volevano (e ci vogliono) una maggiore attenzione e vigilanza.

Sulle forme di partecipazione, la Consulta sull’ambiente così com’è non funziona, consiste prevalentemente nelle esposizioni dei funzionari comunali e poco spazio è lasciato alle associazioni a cui non si dà molto ascolto. Il CAA ha presentato nell’ultima riunione di un paio di mesi fa delle domande alle quali non sono ancora pervenute le risposte.

Maria Luisa Tornotti p. CAA( Comitato Albero Amico)

 

 

3. LE RICHIESTE DELL’OSSERVATORIO AMBIENTALE UTC

1)Compensazioni relative al complesso Amazon di Agognate:

Abbiamo esaminato le relazioni forestali e abbiamo eseguito dei sopralluoghi sul posto.

Risulta, dalle relazioni forestali, che sia in programma una cosiddetta “riqualificazione e miglioramento” delle fasce spondali dell'Agogna e dello scaricatore del cavo Dassi in Agogna.

Attualmente in queste zone vi e' gia' una copertura boschiva matura, con fitto sottobosco abitato da una comunità di animali che costituisce un ecosistema strutturato e completo. Nella relazione si prevede il taglio di gran parte degli alberi e la decespugliazione del sottobosco, nonche' il rimodellamento delle sponde, il che comporta l'eliminazione di tutta la vegetazione in quei tratti e la distruzione degli habitat di tutte le comunità animali già insediate, e la ripiantumazione di alberelli di circa 80 centimetri. Ora, interventi come questi possono avere una logica nell' arboricoltura a scopo produttivo, che sacrifica tutta la materia vivente non oggetto di scambio commerciale. Nel contesto di una conservazione ambientale che rimpiazzi il danno arrecato dalla logistica ci sembra un approccio decisamente assurdo.

Richiesta:

In qualità di Consigliere Comunale e' disponibile ad analizzare con noi la situazione per una revisione di questo progetto in senso naturalistico e non colturale?

Se si possiamo già stabilirne i tempi e sentirci a stretto giro per definire una tabella di marcia?

2) Rete Ecologica Provinciale:

Prendiamo spunto dal Piano Regolatore Comunale che recepisce i vari Piani Territoriali: articolo 27 ter: sistemi naturali e seminaturali lettera e: “lungo gli alvei e le fasce spondali del reticolo idrografico minore (cavi canali eccetera)....”, comma 4: “ deve essere conservata e tutelata la vegetazione autoctona che cresce lungo le rive: qualora la realizzazione di interventi compatibili ne prevede all'eliminazione va prescritto un nuovo impianto compensativo da realizzare nelle immediate vicinanze”.

Il nostro paesaggio lunare testimonia che queste prescrizioni sono totalmente disattese. L'applicazione di questo articolo e di altri simili contenuti nei vari Piani Territoriali sarebbero di per se' sufficienti alla realizzazione della Rete Ecologica da lungo tempo progettata e mai attuata.

Richiesta:

È disponibile in qualità di Consigliere Comunale a concordare con noi la scrittura di un Regolamento di Polizia Rurale, come prescritto da una disposizione regionale del 2016 (quello attuale risale al 1930), che includa e richiami articoli come il 27 ter del PRGC e altri analoghi dei Piani Territoriali Regionali e Provinciali, e che sia comprensivo delle relative sanzioni?

Risposte del dott. Fonzo

La risposta del dott. Fonzo alle due istanze e' stata totalmente positiva. E' gia' stato fissato un appuntamento nel corso del quale saranno appurate le reali intenzioni del Consigliere Comunale e candidato Sindaco dott. Nicola Fonzo e, di conseguenza, possibilmente, intrapreso l'iter per rendere esecutive le intenzioni espresse.

Franco Conturbia p. Osservatorio Ambientale UTC

 

 

4. LA SANITA’ TERRITORIALE NOVARESE

Premessa

1)Perchè parliamo al candidato sindaco di sanità e salute?

Il sindaco, per effetto della Riforma Sanitaria 833/78 , è responsabile della salute dei cittadini

2)Perchè ambiente e salute?

I dati disponibili in letteratura ci dicono che il particolato atmosferico, specialmente la frazione con diametro inferiore a 2.5 micron (PM2.5), è responsabile in Italia, in un anno di 58.000 morti evitabili. I dati del settore Sanità regione Piemonte, pubblicati nel 2016 e riferiti al 2003 indicavano nella sola città di Novara, 131 le morti in un anno per tumori e per altre patologie delle vie respiratorie, causate dall’inquinamento.

Anche la morbilità e mortalità da COVID nella pandemia tuttora in corso ha mostrato correlazioni significative con l'inquinamento dell'aria. E’ pertanto fondamentale agire seriamente ed in modo efficace per migliorare la qualità dell’aria.

3) Ma l’organizzazione sanitaria e sociale attuale è idonea a rispondere alle attuali sfide in ambito di salute e benessere?

La pandemia ha evidenziato quello che sappiamo da molto tempo e che la stessa riforma sanitaria aveva evidenziato come priorità: per tutelare la salute si deve investire nella prevenzione primaria, l’educazione sanitaria, la salubrità dell’ambiente, dei luoghi di lavoro e di vita.

Purtroppo questi principi sono stati disattesi, anzi negli ultimi decenni si è investito pochissimo nella sanità territoriale e la parte del leone nella spesa sanitaria è andata alla medicina ospedaliera.

Dai dati degli studi nazionali del 2016 risulta che per la prevenzione si spende il 5%, per la medicina di base il 7% e per la sanità ospedaliera 44%..

Richieste

1)Quali iniziative pensa di assumere per indurre le Aziende Sanitarie del nostro territorio a investire maggiormente sulla medicina preventiva, sia primaria che secondaria e a migliorare la medicina territoriale e domiciliare?

2) Con riguardo alle persone anziane, fragili, disabili fino ad ora si è dato ampio spazio ai privati per la costruzione di strutture di ricovero, divenute ghetti che la pandemia ha trasformato spesso in luoghi di morte.

Quali azioni si dovrebbero intraprendere a suo avviso, considerato che il Comune ha anche un ruolo nella governance della RSA De Pagave, per migliorare questa situazione e dare a questi soggetti prospettive di vita migliori? Pensa che si possa prospettare alternative ai ricoveri in Residenze Sanitarie Assistite?

Risposte del dott. Fonzo

Per quanto riguarda la responsabilità del sindaco sulla salute dei cittadini è completamente d’accordo.

Tanto è vero che più volte ha sollecitato l’attuale sindaco A. Canelli, nel corso delle riunioni dei consigli comunali, di organizzare la Conferenza dei Servizi , che è la sede dove tutti i comuni del territorio dell’azienda sanitaria Novara incontrano la direzione dell’ASL per affrontare i temi di salute. Naturalmente è rimasto inascoltato. Anche la gestione della pandemia COVID da parte dell’attuale amministrazione comunale si è limitata a comunicare l’andamento epidemiologico .

Quindi se verrà eletto farà in modo che le funzioni del sindaco in campo sanitario siano attivate.

Per quanto riguarda la situazione delle RSA( Residenze Sanitarie Assistite), dichiara che la visione della salute dell’anziano deve essere completamente riveduta con maggiori possibilità che queste persone siano accudite e assistite nell’ ambito del proprio contesto domiciliare e sociale. Fatto salvi i malati di malattie degenerative come l’Alzheimer che doovranno essere curati ed assistiti in centri specialistici.

Michela Casella

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