Intervento di Michele Racco, riunione CARP del 31/9/2015

L'intervento riguarda il terzo punto all'Odg.: "Bella manifestazione a Chivasso di Sabato 24 Ottobre, motivazioni e presupposti".

Come Comitato Restiamo Sani di Montanaro innanzitutto ringraziamo, in questa sede, il nuovo soggetto dell'ambientalismo RIFIUTI ZERO PIEMONTE (appena presentato al 2° punto di questa stessa riunione) per la partecipazione e il sostegno fornito alla importante manifestazione del 24 ottobre 2015.

Manifestazione che ha mantenuti i numeri di quella precedente dello scorso anno, tenutasi il 29 Novembre 2014.

Organizzata attraverso le sinergie di Restiamo Sani Montanaro, Associazione Terrasana di Frazione Pogliani, Legambiente Chivasso e Coldiretti Torino. Si è manifestato contro il progetto WastEnd, che oltre a un impianto di riciclo comprende una nuova discarica da 787.000 metri cubi di rifiuti al confine fra Chivasso e Montanaro, proprio davanti alle case di un abitato. Dove ci sono già quattro discariche per complessivi quattro milione di metri cubi. Quattro “colline” che superano i 40 metri di altezza. L’attività di discarica dura da oltre trenta anni, e si protrarrà per altri decenni, tenendo conto che alla vita di una discarica attiva si aggiungono almeno 30 anni di monitoraggio post chiusura.

Ci opponiamo alla nuova discarica perché il territorio attorno all’area è così compromesso che la Giunta Provinciale già nel 2008 e il Consiglio comunale di Chivasso nel 2010 stabilirono che non dovesse venirvi portato nemmeno un altro metro cubo di rifiuti in più.

Non possiamo tuttavia ugualmente ringraziare chi dall'interno del CARP, anziché aderire alla manifestazione si mobilita , il 29 Ottobre 2015, a pochissimi giorni dalla Conferenza dei Servizi del 4 Novembre, affinché venga convocata urgentemente la Consulta Ambientale di Chivasso, visti gli accadimenti intercorsi (la Manifestazione?). Con lo scopo dichiarato di discutere e convenire sulle posizioni da assumere in sede di Conferenza. Cosa che contrasta con una delle stesse "mission" del CARP, che prevede la negazione dell'espansione degli impianti pre-esistenti. Questi soggetti sono pertanto invitati a non esprimersi assolutamente a nome del CARP.

Troviamo paradossale che chi ha lavorato d'intesa con l'Amministrazione di Chivasso per il buon prosieguo dell'iter WastEnd ottenga in tempo brevissimo, tra l'altro senza il rispetto dei tempi tecnici di convocazione, una Consulta Ambientale alle 21.00 del 2 Novembre 2015. Mentre chi si è prodigato per mesi nella stessa richiesta, gli ambientalisti chivassesi e montanaresi, ha ottenuto una Commissione Ambiente per le 16.30 del 2 Novembre, a due giorni dalla Conferenza dei servizi.

Nell’area discariche in questi anni è accaduto di tutto: incendi nel 2002, 2003, 2008, 2014. Inquinamento delle falde acquifere di ammoniaca, manganese e nichel: la bonifica se va bene finirà nel 2023, e per ora non sta affatto dando i risultati attesi, come hanno rilevato Città Metropolitana e Arpa. Una puzza a volte insopportabile. Nel 2011 sono stati sversati in discarica rifiuti provenienti dall’area da bonificare dell’ex Sisas di Pioltello Rodano: una tipologia di materiali non compresa nell’autorizzazione, tanto che la magistratura ha avviato un processo per gestione illecita di rifiuti. Il prezzo di mercato delle abitazioni zona è crollato: le case non valgono più nulla, sono invendibili, nessuno vuole venire ad abitare lì.

Chivasso e il chivassese sono sovraccarichi di pericoli ambientali: lo stabilimento chimico Rivoira, la centrale Edipower, il deposito Esso, la copertura in eternit dell’ex stabilimento Lancia. Tutti insediamenti non adatti ad un territorio posto fra il Po e il torrente Orco e che ha subito le disastrose alluvioni del 1994 e nel 2000.

Vicino a Chivasso e Montanaro ci sono altri carichi ambientali, dalla cava Borra ancora da bonificare (per la quale abbiamo chiesto interessamento agli organi competenti e di cui successivamente invieremo in copia) alla discarica di Torrazza autorizzata, dalla cava Cogefa tra Rondissone e Torrazza, destinata a ricevere lo smarino della Vallesusa, al deposito nucleare di Saluggia.

Per tutte queste ragioni chiediamo che Città Metropolitana, Arpa e Comune di Chivasso, coerentemente con le pronunce del 2008 e del 2010, dicano no alla nuova discarica nella conferenza dei servizi del 4 novembre a Torino e in ogni altra sede e circostanza.

Per questo motivo rilanciamo l'invito a tutti di partecipare al Presidio  di Fronte alla Città Metropolitana, in Corso Inghilterra 7, già dalle ore 9.00 del mattino, per dire no all'ampliamento della quinta discarica ed il Progetto WastEnd ad essa connesso.

Partecipiamo in quanti più possiamo: è una delle rare occasioni per manifestare il proprio dissenso.

 

Michele Racco

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