Si risparmia più energia rispettando i legami chimici di cui sono fatti i diversi materiali, di quanta energia non venga invece generata bruciando i materiali stessi.
La plastica che attualmente residua dopo il riciclaggio dei polimeri a maggior valore (il cosiddetto "plasmix", fatto di plastiche eterogenee, tipicamente attorno al 40% del totale delle plastiche da RD) può venire avviato a filiere di recupero materia mediante sistemi di densificazione/estrusione, analogamente a quanto viene da tempo fatto ad es. in REVET.
Dal punto di vista LCA è chiaro che un calcolo dettagliato potrà confermare quanto sto per scrivere, ma è intuitivo che, dal momento che recuperare materia plastica consente di risparmiare tipicamente 3-4 volte più energia rispetto a quella che viene generata bruciandola*, allora le LCA dovrebbero essere tutte a favore del recupero di materia in termini di riduzione del consumo di energia e di emissione di gas serra
*il principio si mantiene uguale a se stesso per i vari altri materiali: si risparmia più energia rispettando i legami chimici di cui sono fatti i diversi materiali, di quanta energia non venga invece generata bruciando i materiali stessi.
La trasformazioni di plastiche miste in olio diesel, tecnicamente non è una novità assoluta e a mio avviso merita qualche attenzione.
Innanzi tutto, obbligatoriamente richiede a monte una accurata raccolta differenziata e una altrettanta accurata selezione dei polimeri da avviare al trattamento quindi non si mette in concorrenza con una seria politica di raccolta differenziata.Ad esempio, il Poli Etilen Tereftalato (PET) sembra non rientrare tra le plastiche idonee a questo trattamento e quindi le bottiglie di questo materiale dovrebbero essere separate e trattate a parte. Visto che oggi più della metà delle plastiche differenziate finisce negli inceneritori e quella (volutamente) non differenziata finisce nei cementifici con Combustibile Solido Secondario, la trasformazione in gasolio delle plastiche miste non altrimenti recuperabili, da utilizzarsi al posto di gasolio fossile, potrebbe essere una soluzione che sottrae combustibili ad inceneritori e cementifici e, nella fase finale di utilizzo come combustibile, non crea una nuova fonte inquinante. Inoltre l'intrinseca assenza di zolfo nei polimeri di partenza e quindi nel gasolio è un indubbio vantaggio ambientale.. Resta da vedere l'impatto sul territorio che ospita l'impianto e sarebbe interessante mettere a confronto Analisi dei cicli di Vita di gasolio fossile, gasolio da plastiche post consumo e riutilizzo integrale di plastiche miste da raccolta differenziata.