Ennesimo incidente al Gerbido: sforamenti su due linee il 29 gennaio 2015
Ennesimo incidente all'inceneritore di Torino-Gerbido il 29 gennaio 2015
TRM comunica che – a seguito di un intervento di manutenzione – si è verificato un blackout elettrico che ha determinato un del superamento del limite della media giornaliera del velenoso Monossido di Carbonio (116 mg/Nm3 rispetto a 50 mg/Nm3) nella Linea 1.
Nella Linea 3 si è verificato un analogo sforamento, ma (indovinate un po'), un malfunzionamento delle strumentazioni che misurano i valori emissivi della Linea 3 ha comportato l'impossibilità di rilevare i valori dell'ossigeno e – di conseguenza – i dati relativi ai parametri emissivi che consentono di determinare la media giornaliera. Da calcoli di TRM si può in ogni caso rilevare che il valore del Monossido di Carbonio si attesta intorno ai 210 mg/Nm3. Ricordiamo che il limite è 50.
Notiamo che quando ci sono sforamenti "importanti", spesso i sistemi di controllo sono in tilt per qualche motivo. Il primo caso noto risale al 2 maggio 2013, quando una enorme nube tossica del tutto fuori controllo si riversò dalla ciminiera per molte ore durante la notte ed il giorno successivo, dilagando per tutta la pianura torinese.
Per caso qualche TV o giornale ha dato evidenza alla notizia? Ovviamente no!
Presto poi aumenteranno i quantitativi bruciati ed i relativi veleni emessi di ben il 20%, grazie al decreto sblocca-Italia di Renzi. Qui non solo i media tacciono, ma politici e burocrati di Comuni, Città Metropolitana (ex Provincia) e Regione stanno ben zitti, perché incasseranno un bel po' di soldi anche loro grazie alla "compensazioni". Quindi zitti ed acqua in bocca...