Nasce COOR.DI.TE: COORdinamento DIfesa del TErritorio
NASCITA DEL COORDINAMENTO DIFESA TERRITORIO (COOR.DI.TE.)
(articolo per la rivista di Medicina Democratica - 20.10.2013)
1.DEGRADO CHIAMA DEGRADO: genesi del fenomeno
E' necessaria una rapida panoramica preliminare del degrado ambientale nelle provincie di Novara e Vercelli, per renderci conto delle dimensioni del problema.
Novara è un centro industriale da circa ottant'anni con la sue industrie chimica, meccanica, tessile.
Nonostante il suo declino industriale degli ultimi venti anni, Novara resta sempre un concentrato di aziende manifatturiere. Questo è l' aspetto positivo. Il risvolto negativo è che Novara, insieme a Torino e ad Alessandria, è la città a più alto rischio ambientale del Piemonte. Le zone di Novara più esposte al pericolo sono la zona industriale di S. Agabio, posta all' interno del perimetro urbano e il polo chimico di S. Martino di Trecate, situato a circa 10 km dal capoluogo. Tutti a Novara ricordano l' esplosione del pozzo petrolifero a Trecate, avvenuta nel 1994, esplosione che ebbe effetti catastrofici in ampie aree dell' abitato di Trecate. Negli ultimi dieci anni a questa problematica di dimensione storica si è aggiunto il problema delle cave di Romentino, situate a circa 10 km dal capoluogo.
Non bisogna dimenticare che a Novara è pure presente in città la discarica dei rifiuti urbani della Bicocca, che da dieci anni attende di essere bonificata. Infine si deve osservare che a 30 km da No- vara c' è la discarica di Ghemme, ferma da circa dieci anni , ma ancora non definitivamente chiusa.
Passando al Vercellese, l' inceneritore di rifiuti solidi urbani di Vercelli, impianto vecchio di trent'anni, chiuso alcuni mesi fa si sperava in modo definitivo, ma poi inspiegabilmente riacceso, è fon- te primaria di inquinamento della zona. L' area circostante all'inceneritore, colma di scorie di varia natura accumulate in trent'anni, richiederebbe urgentemente di essere bonificata, ma nessuno vuole accollarsi gli ingenti oneri di questa operazione. Nella zona vercellese dei Comuni di Tronzano, Alice Castello ed altri, si estende per chilometri quadrati una vastissima area di cave, successivamente trasformate in discariche, al punto tale, che quest'area agricola, un tempo fiorente di agri- coltura , è stata completamente devastata e ridotta ad una landa sterile e pericolosa per le falde aquifere sottostanti alle discariche.
A partire da questi nuclei storici, il degrado si è allargato a macchia d' olio alle aree circostanti.
La sequenza perversa è la seguente: la cementificazione selvaggia, in atto in Piemonte e nella confinante Lombardia, richiede grandi quantità di sabbia e di ghiaia, materiali presenti nei bacini dei fiumi Ticino, Sesia, Dora. Le aziende acquistano i terreni agricoli a prezzi molto allettanti (circa 5- 10 volte superiori al valore del terreno agricolo), realizzano enormi cave di sabbia e ghiaia.
Quando la cava è esaurita, viene riempita da rifiuti di diversa origine e natura. In questo modo l' azienda guadagna due volte. A questo punto s' innesta un fenomeno psicologico. Gli speculatori comprendono, che in quelle determinate zone la popolazione accetta come normale di vivere in una situazione permanente di inquinamento ambientale, e allora lì vanno a concentrare le loro richieste alle istituzioni per installare impianti pericolosi, che altrove non verrebbero accettati. Si tratta evidentemente di un fenomeno perverso che si autoalimenta. Più il fenomeno cresce e più tende a crescere. Questo trend negativo, in assenza di contrasto da parte delle popolazioni locali, è drammaticamente esponenziale. Gli speculatori, dopo avere acquistato i terreni agricoli che a loro servono, si rendono amiche le amministrazioni locali con contributi per asili, campi sportivi, ecc. o addirittura con incarichi professionali ai singoli amministratori. Sono frequenti anche modifiche discutibili ai piani regolatori comunali, finalizzate a favorire queste nuove iniziative.
2.NASCITA DI COOR. DI. TE.
Il 6 luglio 2013 a Carpignano un gruppo di libere associazioni delle provincie di Novara e Vercelli hanno costituito il Coordinamento Difesa Territorio ( COOR. DI. TE.) allo scopo di unire le forze e di sviluppare tutte le possibili sinergie per difendere il territorio del Piemonte Orientale dal formidabile attacco speculativo, che negli ultimi anni e in diverse forme, si è accanito contro questo territorio. Le associazioni fondatrici di Coordite e i loro argomenti di interesse sono i seguenti:
- COMITATO PER PERNATE ( Novara)- minacce idrogeologiche e cementificazione terreni agricoli
- ASSOCIAZIONE RAGAZZONI CUSIO( Orta)- cementificazione del lago d' Orta
- VIVINOVARA- cementificazione del parco verde di S. Agabio ( Novara)
- COMITATO DNT CARPIGNANO- trivelle petrolifere a Carpignano ( Valsesia)
- COMITATO BARENGO- discarica di superficie di amianto
- NO SCORIE ROMAGNANO- utilizzo di rifiuti pericolosi come sottofondo della tangenziale
- COMITATO CASALVOLONE- diversi impianti inquinanti
- MOVIMENTO VALLEDORA- cave e discariche di rifiuti pericolosi
- C.A.R.P.- rifiuti zero, riciclo totale dei rifiuti solidi urbani, contro inceneritori e discariche
- COMITATO BIANDRATE- fabbrica di fertilizzanti chimici
- COMITATO CASALINO- impianto di pirolisi degli pneumatici fuori uso.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito www.comitatodnt.it - sezione coordite.
3.COME FUNZIONA COOR. DI. TE.
Coordite si è data un atto costitutivo, cioè una dichiarazione di intenti sugli obiettivi comuni,sottoscritta da tutte le associazioni aderenti, ma non ha statuto, non ha struttura, non ha tesseramento. Ha soltanto un coordinatore con funzioni limitate: fare girare le informazioni e convocare gli incontri mensili dopo avere sentito le diverse associazioni aderenti; inoltre può parlare a nome di Coordite, ma soltanto in occasione di iniziative comuni e concordate.
E' stata fatta la scelta di creare Coordite come una rete, non come un' organizzazione. Ogni associazione, che aderisce a Coordite, ha libertà di movimento, ovviamente non farà mai iniziative in contrasto con lo spirito di " difesa del territorio" che anima Coordite. Poiché Coordite si muove soltanto su iniziative specifiche allo scopo di raggiungere obiettivi ben definiti, Coordite è aperta all' apporto di chiunque abbia competenze utili e disponibilità di tempo per attività pratiche, senza chiedere a nessuno tessere di partito o credenziali varie. Coordite tiene però le antenne ben diritte contro eventuali tentativi di strumentalizzazione. Strumenti fondamentali d' azione sono i Tavoli Tecnici e la raccolta firme. I Tavoli Tecnici si costituiscono di volta in volta sui singoli progetti, riunendo le competenze professionali presenti nei Comitati, ed hanno lo scopo di produrre le memorie tecniche, che verranno presentate alle diverse istituzioni interessate. Le firme raccolte, che raggiungono e superano nei singoli casi il numero di 6.000, vengono pure presentate alle istituzioni insieme alle suddette memorie tecniche.
4.RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
La nascita e lo sviluppo di Coordite è la diretta conseguenza del non corretto funzionamento delle istituzioni pubbliche, in particolare delle istituzioni locali del Piemonte Orientale: Comuni, Provincie, Regione Piemonte. I principali compiti delle istituzioni pubbliche dovrebbero essere pianificare il territorio e tutelare la salute dei cittadini. Come è possibile pensare di installare trivelle petrolifere in mezzo ai vigneti pregiati della Valsesia ? Come è possibile soltanto immaginare di bruciare montagne di pneumatici fuori uso nelle risaie tra Novara e Vercelli ? Iniziative di questo genere dovrebbero essere bloccate sul nascere da amministratori pubblici solleciti al benessere collettivo. Purtroppo così non è, e tocca allora ai cittadini scendere in campo direttamente per difendere la loro salute e per tutelare i propri interessi minacciati. Assistiamo assai preoccupati ad una sorta di mutazione genetica delle nostre istituzioni, da organi di tutela del benessere collettivo ad agenzie d'intermediazione tra interessi privati e interesse pubblico. Questa intermediazione commerciale da parte dei Comuni si esprime di solito come richiesta alla ditta proponente di compensazioni, sotto forma di contributi per opere pubbliche ( l' asilo, il campo sportivo, ecc.) o direttamente di bonus economici ai cittadini. A questo proposito non possiamo fare a meno di citare l' art. 41 della Costituzione Italiana, riguardante l'iniziativa privata: “L' iniziativa privata è libera... Non può svolgersi in contrasto con l' utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”.
5. RISULTATI RAGGIUNTI
I risultati raggiunti da Coordite negli ultimi mesi sono notevoli e molto incoraggianti. I progetti contestati a Carpignano, Barengo, Casalino. Romagnano sono stati fermati dai cittadini, non sappia- mo ancora se in via definitiva o solo temporanea. In alcuni casi si è avuta la bocciatura del progetto da parte delle Conferenza dei Servizi della Provincia di Novara, in altri casi la decisione di ritirare il progetto è stata assunta direttamente dalla azienda proponente, che è giunta a questa decisione dopo avere valutato l' impossibilità pratica di costruire e gestire l' impianto in questione contro la ferma opposizione della popolazione locale. In entrambi casi i successi ottenuti sono stati clamorosi ! E' finito il tempo dei piagnistei, il metodo adottato è risultato quasi sempre vincente!
6. CONCLUSIONI
Il punto fermo dell'esperienza di Coordite in questi primi mesi di esistenza è la necessità dell'informazione ai cittadini, come premessa indispensabile per la partecipazione democratica. Siamo tutti oppressi dal muro di silenzio, costruito intorno agli attacchi speculativi al territorio. Quando in qualche modo si crea una breccia in questo muro di silenzio, entra in azione la disinformazione interessata e pilotata dalla maggior parte dei giornali e delle televisioni. E' allora essenziale che si crei subito un Comitato dei cittadini libero, indipendente e trasversale. Questo purtroppo non avviene in tutti i casi con la frequenza, che sarebbe augurabile, perché giocano elementi soggettivi, quali il carattere, il coraggio, la tenacia delle persone interessate. E' impossibile la supplenza di altre persone esterne volonterose. Queste ultime possono aiutare il Comitato locale in un momento successivo con l' apporto delle competenze professionali necessarie e col sostegno operativo( volantinaggi, raccolta firme, ecc.) all'azione del Comitato locale. Nel prossimo futuro per difendere i nostri territori dagli attacchi speculativi sarà necessario da una parte estendere ad altri luoghi esperienze analoghe a quella di Coordite, dall' altra battersi per ottenere a livello nazionale una legge analoga al “ debat public” francese, che permetta in via preventiva un pubblico confronto di idee su progetti di grande impatto ambientale. Infatti l' attuale Legge Regionale del Piemonte 40 / 98 ( art.14) sulla possibilità di indire, da parte della Provincia interessata, l' incontro pubblico su un determinato progetto, risulta decisamente insufficiente.
p. Coordinamento Ambientalista Rifiuti del Piemonte
C.AR.P. Novara Onlus – Membro di Coordite
www. carp-ambiente-rifiuti.org
Il presidente ing. Fabio Tomei