5 settembre 2013: riparte la linea 2 dell'inceneritore del Gerbido.
Apprendiamo dal giornale di propaganda torinese che oggi sarebbero in corso le attività di riscaldamento a gas della linea 2 dell'inceneritore di Torino-Gerbido, propedeutiche all'avvio della combustione di rifiuti. La notizia è data con la solita enfasi promozionale tipica del quotidiano torinese per tutte le cose che più danneggiano la salute e/o il portafoglio dei cittadini (vedi TAV, inceneritore ecc ecc.).
Di tutto ciò non si trova traccia -ad ora- sul sito di TRM (l'ultima notizia risale al 26 agosto): evidentemente gli uffici stampa di preparano le veline per i giornali ma non ne danno comunicato agli enti che dovrebbero controllare.
Infatti, neanche il sito del Comitato Locale di Controllo, solitamente così celere nel pubblicare gli spot pubblicitari di TRM, riporta nulla: l'ultima notizia è che il 17 luglio (!) ci sarà la prossima riunione: evviva la tempestività della comunicazione! I verbali delle riunioni sono invece introvabili.
Stupisce -in generale- il meccanismo di funzionamento di questo "Comitato": sembra che a decidere tutto (dal cosa dire al cosa fare al cosa e quando pubblicare le informazioni) sia solo ed esclusivamente la Presidente Erika Faienza, nominata dal PD e che secondo lo Statuto del Comitato non potrebbe nemmeno ricoprire la carica. In pratica più che un "comitato" è una succursale monocratica dell'ufficio stampa di TRM, nelle mani del PD.
In ogni caso, sembra che da domani i torinesi potranno fare il pieno di diossine, polveri, mercurio ed anidride solforosa.
L'impianto voluto dal PD e costruito dalle cooperative rosse UNIECO e COOPSETTE riprenderà la sua attività di avvelenamento di persone, terreni ed alimenti. Trasformare -per puro fine di lucro- risorse preziose in sostanze inquinanti ed altamente nocive è lo scopo di questo "termovalorizzatore", la cui proprietà è oggi del fondo F2i di Vito Gamberale e della multiutility IREN, controllata da banche e dal PD.
Ricordiamo alcuni degli impegni disattesi e delle bugie che sono state dette riguardo all'impianto:
- La Servizi Industriali, impianto altamente inquinante che doveva essere spostato, non è stata ricollocata, anzi le è stato affidato un appalto connesso all'inceneritore;
- I monitoraggi ambientali pre-accensione sono durati qualche mese invece che almeno un anno;
- i controlli sanitari sulle popolazioni esposte non rileveranno avvelenamenti da diossina nelle persone se non si avrà un aumento di oltre il 20-30% (manco a Taranto l'ILVA inquina così tanto!!);
- Il trasporto via ferrovia dei rifiuti è stato eliminato, per cui arriveranno camion da tutta la Provincia (e magari anche da tutta Italia, come spera -per fare cassa- il PD torinese);
- il teleriscaldamento non è stato realizzato (termovalorizzatore?!?)
- l'incidente del 2-3 maggio scorso, durante il quale le elevatissime emissioni dell'inceneritore sono state del tutto fuori controllo, dimostra la pericolosità dell'impianto e l'omertà dei mezzi d'informazione, che hanno accuratamente nascosto la notizia. La stessa TRM è stata deferita alla magistratura da parte dell'ARPA per comportamenti non corretti (omesse comunicazioni?).
- l'incidente del 10-11 luglio ha confermato che l'impianto è a rischio e che durante questi eventi le emissioni sono altissime (ma come sempre minimizzate dai propagandisti).