Mozione rifiuti zero presentata a Vinovo, Torino

Delib. C.C. n. xx del xx/xx/xxxx
I L C O N S I G L I O C O M U N A L E

VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica
dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 179 che dispone che le pubbliche amministrazioni debbano
perseguire in via prioritaria iniziative dirette a favorire la riduzione e la prevenzione della produzione e della
nocività dei rifiuti;

VISTO il D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, Parte Quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica
dei siti inquinati” ed in particolare l’art. 180 che, al fine di promuovere in via prioritaria la prevenzione e
riduzione della produzione di rifiuti dispone che le iniziative di cui all’art. 179 riguardino in particolare:

a) la promozione di strumenti economici, eco-bilanci, sistemi di certificazione ambientale, analisi del
ciclo di vita dei prodotti, azioni di informazione e sensibilizzazione dei consumatori, l’uso di sistemi di
qualità, nonché lo sviluppo del sistema di marchio ecologico ai fini della corretta valutazione
dell’impatto di uno specifico prodotto sull’ambiente durante l’intero ciclo di vita del prodotto;

b) la previsione di clausole di gare d’appalto che valorizzino le capacità e le competenze tecniche in
materia di prevenzione della produzione di rifiuti;

c) la promozione di accordi e contratti di programma o protocolli d’intesa anche sperimentali finalizzati,
con effetti migliorativi, alla prevenzione ed alla riduzione della quantità e della pericolosità dei rifiuti;

VISTA l'adozione della Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti di cui al D.G.R. n. 44-12235 del 28
settembre 2009;

VISTA la Valutazione Ambientale Strategica del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti di cui al D.G.R. n. 34-
13218 che esprime parere positivo circa la compatibilità ambientale della proposta;

VISTA la Proposta di Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti che prevede la realizzazione di azioni volte alla
riduzione della produzione di rifiuti e il recupero di materia dai rifiuti urbani;

VISTO il Programma Provinciale di gestione dei rifiuti della Provincia di Torino approvato in via definitiva
con delibera del Consiglio Provinciale n. 367482 del 28 novembre 2006 il quale richiama la necessità di
minimizzare in ogni caso lo smaltimento in discarica, in quanto individuato come la forma di gestione a
maggior impatto sull’ambiente, e di massimizzare il riciclo favorendo l’incontro della domanda-offerta
indispensabile alla catena per la chiusura del circolo virtuoso recupero-riciclo-riuso.

VISTO l’art 198 del Decreto Legislativo 152/06 che attribuisce ai Comuni la gestione dei rifiuti urbani e dei
rifiuti urbani assimilati con particolare riferimento alle modalità del servizio di raccolta, trasporto e
smaltimento;

Attesa la necessità di salvaguardare gli interessi pubblici connessi all’ambiente attraverso una riduzione
delle quantità di rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento in discarica ed un incremento della raccolta
differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati per il mantenimento e miglioramento degli obiettivi fissati
dall’art. 205 del succitato D.Lgs. n.152/06 che prevede in particolare il raggiungimento per l’anno 2012
almeno il 65% di raccolta differenziata;

VISTI gli obiettivi della Legge Finanziaria 2007 che al comma 1108 fissa al 60%, la percentuale minima di
raccolta differenziata da assicurare entro il 31 dicembre 2011;

VISTI gli obiettivi della Legge Finanziaria 2007 che al comma 1109 fissa per gli anni successivi al 2011, la
percentuale minima di raccolta differenziata da assicurare sarà stabilita con decreto del Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo

Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, in vista di una progressiva riduzione della
quantita' di rifiuti inviati in discarica e nella prospettiva di rendere concretamente realizzabile l'obiettivo
"Rifiuti zero".;

CONSIDERATA la percentuale del 64,84½ di raccolta differenziata nelle frazioni del Comune di Vinovo dove
è in corso di svolgimento il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani ed assimilati senza con l'utilizo
della modalità “porta a porta”;

CONSIDERATO l’obiettivo di riduzione della quantità della produzione dei rifiuti urbani al valore di 500 kg/
ab anno da raggiungere entro il 2015 stabiliti dalla Giunta Regionale (D.G.R. n. 32-13426 del 1 marzo 2010)

CONSIDERATO che a livello internazionale molte città hanno assunto il percorso verso “rifiuti zero” alla data
del 2020 attraverso la definizione di atti deliberativi e di concreti strumenti operativi volti a scoraggiare
l’incremento dei rifiuti e lo smaltimento in discarica e volti a favorire, oltre ad iniziative di generalizzata
estensione della raccolta differenziata, anche la “responsabilità estesa dei produttori” con la quale
coinvolgere fattivamente il “mondo produttivo” nell’assunzione di “produzioni sempre più pulite ed in
grado di “incorporare” i costi ambientali delle merci prodotte;

RICHIAMATO in particolare che le città coinvolte in questo percorso sono ormai decine in varie parti del
mondo quali la California (S. Francisco, Oakland, Santa Cruz, Berkley) l’Australia (Camberra e la regione
sud occidentale del Paese), della Nuova Zelanda, del Canada (Nuova Scozia, Columbia Britannica), la città
di Buenos Aires, alcune città del Regno Unito;

CONSIDERATO che un’attenta politica di gestione dei rifiuti che punti alla loro prevenzione, al riuso, al
massimo recupero di beni e materiali si pone in linea anche con gli obiettivi di generalizzare la diminuzione
dei “gas serra” resa sempre necessaria e stringente da “accordi internazionali” che puntano ed obbligano i
governi a “Tagliare” le emissioni di CO2 legate anche alla produzione dei beni di consumo a partire dagli
imballaggi;

VISTO l’art. 42 del D. Lgs. 267/00

D E L I B E R A

1. di intraprendere il percorso verso il traguardo dei “Rifiuti Zero” entro il 2020 stabilendo per il 2015 il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata e per il 2020 il 80%;
2. di istituire entro il 2013 un sistema tariffario basato sulla effettiva quantità di rifiuti prodotti dalle utenze domestiche e non domestiche e di introdurre (o richiedere al consorzio o qualsiasi altro istituto deputato all organizzazione e alla gestione unitaria dei rifiuti urbani nella fase di raccolta, avvio a recupero e smaltimento) controlli e monitoraggi diretti affinchè siano rispettate tutte le regole e le leggi in materia di riciclaggio e smaltimento dei rifiuti.
3. di realizzare entro il 2014 un centro comunale per la riparazione e il riuso dove beni durevoli e
imballaggi possano essere reimmessi nei cicli di utilizzo ricorrendo eventualmente anche all’apporto di cooperative sociali e al mondo del volontariato;
4. Al fine di aumentare il Compostaggio Domestico, con l obiettivo di eliminare dai rifiuti tonnellate di organico che andrebbero direttamente nei terreni e negli orti, si riconoscerà uno sconto del 10% sulla parte variabile della tariffa a tutti i cittadini che praticano l’autocompostaggio. Saranno create delle aree comuni per il compostaggio, al fine di permettere a tutti i cittadini di usufruirne e di accedere all’agevolazione dello sconto del 10%.
5. Incentivazione alla realizzazione di orti ad utilizzo agricolo ed educativo, mettendo a disposizione terreni comunali . Il progetto si basa sulla suddivisione un'area in piccole oasi, destinate prevalentemente alla coltivazione di colture ortive, aromatiche e floreali, attenendosi a criteri di sostenibilità ambientale.
Le suddette oasi dovranno valorizzare e rispettare i metodi di coltivazione biologica.
Il progetto si pone come obiettivi educativi, occupazionali, di recupero e valorizzazione del territorio; realizzare un intervento che non si limiti ad offrire solo delle parcelle da coltivare, ma che possa offrire uno spazio comune di aggregazione per la comunità, vendita dei prodotti coltivati, dando uno strumento concreto per approcciare in modo semplice e coinvolgente i temi legati all’ambiente e dare la possibilità ai cittadini di acquistare prodotti biologici a km 0.
6. Adesione al sistema degli acquisti verdi (procedura GPP: Green Public Procurement) che comporta che, tutti gli acquisti dell’ente comunale, saranno vincolati ad una procedura che selezioni i beni e le merci dando una preferenza a quelli prodotti con materiale riciclato in modo da sostenere la domanda dei prodotti realizzati con un minor impatto ambientale.
7. Integrazione delle esigenze ambientali negli appalti pubblici: l’impatto ambientale sarà valutato anche nella scelta delle aziende che parteciperanno alle gare d’appalto indette dal comune di Vinovo, con valutazioni effettive su materiali e metodi utilizzati.
8. Diffusione di cestini pubblici per la raccolta differenziata. Sostituzione o integrazione di cestini che permettano la raccolta differenziata anche in spazi pubblici (piazza Marconi, Piazza II Giugno, scuole, parco fluviale Chisola, etc). I cittadini devono avere la possibilità di praticare la differenziata anche in luoghi pubblici.
9. Diffusione e aumento del numero di distributori di latte alla spina che permettono un risparmio immediato per i cittadini e una riduzione nella produzione dei rifiuti. Coinvolgendo allevatori locali.
10. Detersivi alla spina, naturali ed ecologici, di produttori locali, acquistabili usando direttamente un proprio contenitore. Realizzazione di almeno 2 punti di distribuzione entro il 2013.
L’Amministrazione comunale si farà carico dell’acquisto di contenitori in acciaio, con un rubinetto, che permettono l’erogazione alla spina del prodotto e l’acquisto anche con propri contenitori.
Se l’iniziativa avrà successo, si proporrà ai produttori locali di fornire loro stessi ai
negozianti i contenitori in comodato d’uso gratuito per la vendita del prodotto.
Per incentivare l’ introduzione della vendita alla spina di prodotti, in deroga al regolamento della tariffa per le attività commerciali per i negozianti che accetteranno di inserire prodotti alla spina,  non si applicherà il calcolo la tariffa nella parte del negozio che è destinata alla vendita dello sfuso.
11. Ecosagre: tra il Comune e le associazioni organizzatrici delle sagre e/o manifestazioni, saranno condivisi i principi di riduzione dei rifiuti a cui si ispirerà il  Regolamento comunale che ne regola le concessioni anno per anno.
I principi cui verterà il nuovo Regolamento, sono:
• impegno delle associazioni all’eliminazione dell’usa e getta di plastica nelle sagre e nelle manifestazioni;
• differenziare tutti gli scarti prodotti
• ridurre la produzione di rifiuti e di imballaggi durante le feste
• utilizzare stoviglie, posate e bicchieri riutilizzabili o in materiale compostabile
12. RIFIUTI PRODOTTI DAI MERCATI: il Comune si impegna a richiedere e monitorare che anche durante i mercati, sia quello con frequenza settimanale che eventuali mercato occasionali o dei produttori locali, venga adottata la raccolta differenziata.
13. Pannolini ecologici: Per produrre pannolini usa e getta per un solo bambino si richiede una quantita' di cellulosa pari a circa 10 grandi alberi.
Lavare pannolini in modo ecologico fa risparmiare risorse non rinnovabili e riduce l'emissione di anidride carbonica in atmosfera. L’uso dei pannolini lavabili comporta anche notevoli vantaggi per la salute del bambino che non ha materie plastiche a contatto con la pelle ma solo tessuti naturali che non comportano, come quelli usa e getta, arrossamenti, eritemi, allergie.
Grazie ai pannolini lavabili si riduce notevolmente la produzione di rifiuti ma anche la spesa per le famiglie.
Il Comune fornirà a xx famiglie che ne faranno richiesta, il primo kit e, dopo un'iniziale sperimentazione di 20 giorni, a chi intende proseguire nel progetto, fornirà  il secondo kit con una sovvenzione del 50%.
14. Assorbenti ecologici: il comune fornirà a xx donne che decidono di partecipare alla sperimentazione, un kit di assorbenti ecologici. Grazie alla possibilità di essere lavati e più volte riutilizzati contribuiscono alla riduzione dei rifiuti e al risparmio per le famiglie in quanto gli assorbenti ecologici
durano 10 anni.
15. Mercatino di scambio e riuso: organizzazione di eventi che incentivino il riciclo e riuso di materiali e beni (libri, mobili, vestiti, giocattoli,etc); i partecipanti potranno sia vendere o barattare gli oggetti.
16. Eliminazione della plastica e riduzione dei rifiuti nelle mense comunali: il comune di Vinovo ha messo al bando l'usa e getta. In tutte le mense scolastiche e comunali dove ancora si usava la plastica, vengono invece inserite le lavastoviglie industriali ed i piatti di coccio. Niente più piatti o bicchieri di plastica ma piatti lavabili che permetto un ulteriore e notevole riduzione nella produzione degli scarti.
Entro il 2013 si elimineranno tovagliette e tovaglioli di carta e si chiederà alle famiglie di dotare settimanalmente i bambini di un kit composto da tovaglia e tovagliolo di stoffa, che sarà riconsegnato a fine settimana per il cambio come viene già fatto con asciugamano e (nei nidi e materne) lenzuola.
17. per quanto riguarda il conferimento della frazione residua dei rifiuti di dare mandato alla Giunta
Municipale affinché intraprenda tutti gli sforzi per minimizzarne i flussi di rifiuti, favorendo, anche in ambito di programmazione provinciale la realizzazione di impianti “a freddo” in grado di recuperare ancora materiali contenuti nei residui ed in grado di orientare costanti iniziative di riduzione volte a “sostituire” oggetti e beni non riciclabili o compostabili.
18. di istituire l’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero” che abbia il compito di monitorare in continuo il percorso verso Rifiuti Zero indicando criticità e soluzioni per rendere il suddetto percorso verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi anche alla luce dell’evolversi del quadro nazionale ed internazionale.
Sarà prevista la partecipazione diretta dei cittadini con almeno due membri a rappresentanza coordinamento cittadino RifiutiZeroVinovo. Le sedute dell'osservatorio saranno pubbliche.
19. di indicare i componenti dell’ “Osservatorio verso Rifiuti Zero” inizialmente nelle seguenti persone:

Membro - Sindaco …………
Membro - Assessore all’ambiente ……………
Membro - Presidente COVAR…………
Membro - RifiutiZeroVinovo………………………
Membro – RifiutiZeroVinovo ……………….
Membro - ……………………..
9. di dare atto che i membri del suddetto Osservatorio, che dovranno riunirsi almeno due volto all’anno, non
percepiranno alcun compenso.

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