La società TRM
Trattamento Rifiuti Metropolitani S.p.A. (o TRM) è la società privata proprietaria dell'inceneritore di Torino Gerbido. Pur essendo nata come società di proprietà pubblica, è stata (s)venduta per esigenze "di cassa" dal Comune di Torino alle società IREN spa e al fondo F2i di Vito Gamberale.
Ripercorriamone la storia.
Nel mese di luglio 2002, i soggetti operanti nell'area di Pianificazione Sud-Est (Comuni e Consorzi fra Comuni per la gestione dei rifiuti) decisero di far nascere una Società per azioni, da loro interamente controllata, per la realizzazione e gestione degli impianti di loro competenza.
La Società TRM nasce così il 24 dicembre del 2002 con il compito di occuparsi della progettazione, della realizzazione e della gestione degli impianti per il recupero, il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti, nell'Area Sud-Est della Provincia di Torino.
Inizialmente, TRM è costituita dai soggetti gestori del servizio rifiuti nell'Area Sud-Est della Provincia di Torino: AMIAT per il bacino 18 (Torino), CATN (Consorzio Azienda Torino Nord) e AISA (Azienda Intercomunale Servizi Ambientali) per il bacino 16 (Settimese e Chivassese), CCS (Consorzio Chierese Servizi) per il bacino 13 (Chierese).
Dal 1° luglio 2003 SETA (Società Ecologia Territorio Ambiente) ha acquisito le quote che AISA e CATN detenevano in TRM.
Nel maggio 2005, una modifica (successivamente del tutto disattesa) dello Statuto societario stabilisce che possano far parte della compagine societaria i soli Enti pubblici e attribuisce ai Comuni soci la possibilità di esercitare, in sede assembleare, un potere di indirizzo, direzione e di controllo gestionale e finanziario.
Gli enti pubblici acquisiscono così il controllo dell'intero pacchetto azionario della TRM: il Comune di Torino rileva le quote dell'AMIAT e SETA cede la sua quota ai Comuni consorziati.
Nel corso del tempo lo Statuto ha subìto ulteriori variazioni; ad esempio, vengono apportate modifiche a seguito di ogni variazione di Capitale Sociale.
Anche il numero dei Soci è sottoposto a variazioni: infatti, l'ingresso o l'uscita di un Socio comporta una redistribuzione delle quote azionarie dell'intera compagine sociale.
A fine 2012 il Comune di Torino, per evitare il commissariamento e lo scioglimento del Consiglio Comunale a maggiornaza PD, decide però di (s)vendere l'80% delle sue quote a IREN ed al fondo F2i per circa 126 milioni di euro, rendendo TRM di fatto una società privata a tutti gli effetti.
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