NOTIZIE AMBIENTE N. 9

NOTIZIE AMBIENTE N.9 - 30 giugno 2021

 

INDICE

  1. Intervista del 10.06 al candidato sindaco Sergio De Stasio

 

  1. Regolamento del verde di Novara

  2. La citta’ del futuro: mobilita’ sostenibile e il rinnnovo urbano

  3. Solidarietà ai lavoratori del Polo Logistico di Biandrate

  4. Solidarietà ai parenti delle vittime dell' Amianto di Casale Monferrato

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1. INTERVISTA DEL 10.06 AL CANDIDATO SINDACO SERGIO DE STASIO

L' intervista di Appello Ambiente del 10 giugno u.s. al candidato sindaco di Novara Sergio De Stasio ha mostrato luci ed ombre.

Le luci riguardano una notevole proiezione di De Stasio sul futuro di Novara. Interessanti le sue proposte sullo sviluppo delle strutture universitarie nella nostra città, nell' area ex- Macello, nell' ex- Centro Sociale di v.le Giulio Cesare, nelle ex- Caserme. Originale, anche se discutibile, la sua idea di creare nell' area del V Magazzino un Parco della Musica e delle Arti. Apprezzabile la sua volontà di mettere mano al Regolamento del verde cittadino e al Regolamento di Polizia Rurale e di riforestare la nostra città in accordo con le associazioni ambientaliste.

Condivisibile anche la sua intenzione di sviluppare la medicina decentrata, utilizzando al meglio le strutture decentrate dei tredici Consigli di Quartiere di Novara, e di risolvere il problema della Casa di Riposo pubblica De Pagave. Abbiamo apprezzato queste ed altre proposte di De Stasio, dove il candidato sindaco ha mostrato una conoscenza approfondita di Novara, conoscenza supportata dalla sua attività professionale nella Camera di Commercio del Quadrante.

Ma non tutto quadra, quando De Stasio afferma che Novara ha una " vocazione logistica".

Come si concilia questa supposta " vocazione logistica" con lo sviluppo dell' Università del Piemonte Orientale, che ha in Novara il suo centro naturale di coordinamento?

Appello Ambiente ha dimostrato in più occasioni, che logistica e Università/ ricerca procedono in due direzioni opposte. In una stessa comunità di 100.000 abitanti non possono coesistere una città portuale, con traffico di camion, cemento, asfalto, inquinamento, rumore, conflitto sociale permanente, con una città universitaria. Già oggi abbiamo poli logistici a Novara( Pernate,Agognate, S. Agabio) e nelle immediate vicinanze( Biandrate, S. Pietro Mosezzo, Trecate).

Si vogliono costruire altri poli logistici o ampliare i poli esistenti? Tutto ciò è incompatibile con una Novara a misura d' uomo, con la creazione di campus universitari, di spazi verdi e aperti, di strutture di accoglienza per incontri internazionali. I candidati sindaci devono essere molto chiari e convincenti su questa scelta fondamentale: logistica o università e ricerca nel futuro di Novara?

Su questo nodo fondamentale i cittadini novaresi non accetteranno ambiguità o contraddizioni,

in primo luogo da parte dei candidati sindaci.

 

Fabio Tomei p. la Redazione di Appello Ambiente

 

 

 

2. REGOLAMENTO DEL VERDE DI NOVARA

Il patrimonio novarese di alberi e siepi negli anni recenti è stato depauperato e deturpato da centinaia di abbattimenti e da altrettante drastiche potature. Gli alberi se malati vanno curati e si tagliano solo se si riscontra che costituiscono un reale pericolo, non perché senescenti o per un giudizio estetico o addirittura per ridisegnare un parco.

Solo gli alberi adulti di una certa dimensione possono apportare i benefici che tutti sappiamo apportano gli alberi. Bisogna perciò innanzitutto proteggere e conservare il patrimonio arboreo e poi certamente incrementarlo.

Per quanto riguarda le potature drastiche, esse danneggiano gli alberi. Il Decreto 10 marzo 2020 del Ministero dell’Ambiente vieta non solo le capitozzature ma anche le potature drastiche e stabilisce che le potature possono essere effettuate solo nei casi strettamente necessari.

Lo stesso DM, anche sulla base delle precedenti norme, stabilisce che un Comune deve essere dotato del censimento del verde, del piano del verde, del regolamento del verde pubblico e privato e del bilancio arboreo. Il tutto ispirato a criteri di “tutela e valorizzazione” del patrimonio verde.

A Novara stiamo aspettando il censimento degli alberi, quello esistente risale al 2012, attendiamo il bilancio arboreo, che dovrebbe essere pubblicato tra poco, finora ne abbiamo solo uno parziale, dell’anno scorso.

Il regolamento del verde risale al 1991, è obsoleto, e l’operato del Servizio Verde Pubblico si basa su un Piano del 2014 intitolato Piano preliminare rischio alberate, in cui gli alberi sono considerati più come un pericolo che come una preziosa risorsa. Manca del tutto un piano del verde, che tra l’altro dovrebbe comprendere anche il territorio periurbano. Manca inoltre un’informazione adeguata sul portale dell’Amministrazione trasparente.

Intorno alla città sono stati tagliati molti boschi anche in aree che dovrebbero essere particolarmente tutelate, come il Terrazzo Novara Vespolate. Le rive dei nostri corsi d’acqua sono state in gran parte desertificate. Dunque mancano quei corridoi ecologici indispensabili per la tutela della biodiversità. Anche riguardo alle compensazioni del polo logistico di Agognate bisognerebbe garantire che il verde delle compensazioni sia del tutto permanente e protetto, così com’è protetto il bosco di Agognate, in modo da svolgere con reale efficacia la funzione di compensazione.

Nel caso fosse eletto si rende disponibile a predisporre un nuovo regolamento del verde pubblico e privato ?

Si rende disponibile a predisporre un piano di forestazione che tenga anche conto e protegga le aree naturali esistenti, ne favorisca l’incremento e realizzi finalmente gli indispensabili corridoi ecologici?

Risposte di S. De Stasio

Risposte positive a tutte le domande. Ampia disponibilità a rivedere il regolamento del verde. Inoltre basterebbe applicare le leggi esistenti, come il decreto citato o la legge che stabilisce di piantare un albero per ogni nuovo nato; in questo caso la famiglia potrebbe anche adottare l’albero. E’ necessaria una vera e propria strategia del verde urbano che veda la partecipazione della cittadinanza. Occorre riforestare la città per contrastare l’asfalto e in particolare ci vorrebbero molti più alberi nei viali trafficati.

Riguardo alle compensazioni, assolutamente d’accordo, anzi bisognerebbe costringere le aziende ad assicurare una compensazione molto più forte di quella che prevede la legge, non solo riguardo al verde ma anche dal punto di vista dei servizi.

 

Maria Luisa Tornotti p. Comitato Albero Amico

 

 

3. LA CITTA’ DEL FUTURO: MOBILITA’ SOSTENIBILE E IL RINNNOVO URBANO

Due domande per mettere in luce la cornice di riferimento di un rinnovo urbano in un contesto di stabilità demografica ed economica sociale.

La prima domanda sulla pedonalizzazione del CS per restituirlo alla sua originale mobilità quasi esclusivamente pedonale. Il CS novarese, circa un sesto del territorio urbanizzato del Comune e che raccoglie quasi il 50% della mobilità urbana, potrebbe ridurre il proprio carico inquinante sulla maggior parte delle strutture pubbliche per la sanità e l'istruzione, ivi collocate o ai suoi margini. La seconda per capire le intenzioni del candidato sul futuro della Città a partire dal presente e dalle destinazioni d'uso del suolo, che da decenni sono state oggetto di varianti specifiche per creare o consolidare rendite fondiarie di posizione legate alle attività commerciali e più recentemente logistiche.

Alla prima De Stasio ha espresso il suo favorevole impegno verso la pedonalizzazione e verso una mobilità interna meno impattante, anche attraverso l'uso d'incentivi. Negando l'uso di vincoli e esaltando i cambiamenti come necessità di rinnovare con un diverso approccio culturale. Migliorando la qualità dei mezzi pubblici, incentivando il ricambio energetico dei privati con bonus comunali (già fatto in Lombardia) e mettendo disposizione colonnine elettriche pubbliche. Ha dichiarato di essere favorevole a una pedonalizzazione sostenuta da azioni sul tessuto culturale che potrebbero agevolare il rilancio delle attività commerciali di dettaglio, rese più attrattive da una più assidua frequentazione delle aree centrali. De Stasio ritiene indispensabile ripartire da una pianificazione urbana con la revisione del PRG vigente per affrontare le decine di punti chiave insoluti o mal gestiti. Auspica, dove è possibile, anche un ritorno al verde delle aree edificate e dismesse con attrezzature pubbliche mancanti, per esempio: una verde pubblico per l'area ex macello, da anni in abbandono nell'attesa di un utilizzo immobiliare privato, per l'area dell'ex centro sociale un ritorno alle originarie destinazioni di verde sportivo. De Stasio pensa anche alla trasformazione per i capannoni dell'ex Quinto magazzino in un parco musicale all'aperto e innescando note positive per il risanamento dell'ex quartiere industriale di Sant'Agabio.

Positività nelle risposte che però contengono anche la genericità tipica delle promesse elettorali. Troveranno slancio amministrativo necessario per trasformarsi in programmi ed in azioni? Oggettivamente è già qualcosa di più della lista dei sogni "indecenti" preparata dalla uscente Amministrazione.

 

Guido Peagno p. Italia Nostra Novara

 

 

4. SOLIDARIETA AI LAVORATORI DEL POLO LOGISTICO DI BIANDRATE

Appello Ambiente di Novara esprime fraterna solidarietà ai lavoratori del Polo Logistico di Biandrate( NO) per il gravissimo episodio, che è costato la vita al lavoratore Adil Belakhdim, sindacalista, padre di tre figli, mentre manifestava durante lo sciopero davanti al Polo Logistico di Biandrate.

Lo sviluppo forsennato della logistica nelle nostre zone provoca non solo la cementificazione delle nostre campagne, ma alta tensione sociale e guerra tra poveri.

Fermiamo la logistica prima che sia troppo tardi!

 

La Redazione di Appello Ambiente Novara.

 

 

5. SOLIDARIETA'  AI  PARENTI  DELLE  VITTIME  DELL'  AMIANTO  DI CASALE  MONFERRATO

Appello Ambiente, raggruppamento di 22 associazioni ambientaliste novaresi libere e apartitiche,

in occasione dell' apertura del processo Eternit bis il 9 giugno 2021 a Novara, desidera esprimere la propria

piena solidarietà all' AFEVA( Associazione Familiari Vittime Amianto ODV) nella richiesta

di giustizia per le 392 vittime dell' amianto.

La strage silenziosa continua, perché gli effetti del mesotelioma pleurico causato dall' amianto

si prolungano nel tempo, come è dimostrato dal fatto che lo stabilimento Eternit di Casale

Monferrato è stato chiuso nel 1986, ben trentacinque anni fa.

Ciò impone a tutte le amministrazioni pubbliche del nostro paese di dedicare attenzione e

impegno costante per eliminare definitivamente dal nostro paese la minaccia dell' amianto.

 

La Redazione di Appello Ambiente

 

 

 

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