Allarme inceneritore: i metalli pesanti hanno contaminato i bambini

Nello scorso Aprile una grave notizia è passata sotto silenzio ma è stata pubblicata da alcune testate giornalistiche, ad esempio l'Avvenire: secondo la testata giornalistica, l'analisi dell'ISDE sulle unghie dei bambini residenti nei dintorni dell'impianto di Torino-Gerbido ha evidenziato un forte aumento di sostanze tossiche nei bambini dopo l'accensione dell'inceneritore. Un papà ha dichiarato che le analisi hanno evidenziato nelle unghie di suo figlio «+200% di allumino, +1000% di arsenico, +50% di cromo, +100% di vanadio, ma ci sono anche percentuali di uranio, torio, selenio, nichel, antimonio e tallio», si legge nell'articolo dell'Avvenire dedicato alla questione.

Una mamma ha dichiarato che secondo le analisi fornite dall'ISDE «nelle unghie di mia figlia sono stati ritrovati 70mg di mercurio, 120mg di alluminio, 3,9 di bario».

Insomma, confrontando le analisi di laboratorio sulle unghie raccolte prima dell'accensione dell'inceneritore con quelle raccolte successivamente, si evince che l'inceneritore emette moltissime sostanze altamente pericolose che ricadono sulla città ed hanno contaminato i 270 bambini oggetto del campione che ha partecipato (ovviamente tramite i genitori) alla campagna di raccolta unghie promossa dall'ISDE.

Si tratta di notizie gravi ed allarmanti, che naturalmente TRM smentisce (e non potrebbe fare altrimenti...). Se a questo aggiungiamo che le analisi sanitarie "ufficiali" sono progettate statisticamente apposta per NON rilevare le contaminazioni che non siano almeno di livello gravissimo, e che il convegno ISDE che avrebbe dovuto illustrare questa situazione è misteriosamente "saltato" a gennaio del 2018, la situazione non è per niente rosea... anzi è proprio nera.

Valutazione: