Condanna per danno erariale sul mancato raggiungimento raccolta differenziata a Recco (GE)

Il caso del Comune di Recco (Genova). Nel 2012 la Procura contabile della Liguria indaga per danno erariale da parte del Sindaco e dell’Assessore all’Ambiente in carica e dei loro predecessori nei confronti del Comune di Recco, in Provincia di Genova.

Il danno per il Comune deriva dal mancato raggiungimento degli obiettivi minimi, dettati dalla legge, di Raccolta Differenziata e corrisponde all’aggravio di costo sostenuto per aver dovuto versare in discarica una maggiore quantità di rifiuti.

Si prefigura che i sindaci e gli assessori abbiano continuativamente sottovalutato il problema, non intervenendo con atti e misure correttive sul gestore rifiuti, in sostanza rimanendo inerti come se le norme relative alle percentuali minime obbligatorie di raccolta differenziata, fissate dal legislatore per i vari anni, non esistessero. Nel 2013 arriva la condanna della Corte dei Conti della Liguria in primo grado: http://www.ambientediritto.it/home/giurisprudenza/corte-dei-conti-sez-gi... sentenza-n-83 e nel 2016 la condanna definitiva in appello: gli amministratori vengono condannati a pagare un ammontare complessivo di circa 150 mila euro su un totale di danno riconosciuto di circa 1 mln di Euro http://www.ilsecoloxix.it/p/levante/2016/10/28/ASBN28tE-condanna_appello...

L’inchiesta della Procura dà un fortissimo impulso alla Raccolta Differenziata del Comune di Recco che in un solo anno, tra il 2012 e il 2013 (anno dell’inchiesta), incrementa dal 28,14% al 69,53% (dati ISPRA). 

Sentenza definitiva per ex sindaco e compagni

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