Rapporto ARPA sull'inceneritore di Vercelli: aumento di tumori del 400%

 

lo scorso luglio, successivamente allo studio epidemiologico sull'inceneritore, ARPA Piemonte pubblica una " Contestualizzazione dello studio epidemiologico sull'inceneritore di Vercelli " ( vedi allegato ). Da pag 6 in poi sono riassunti i risultati di tutti gli studi fatti in quell'area negli anni. La cosa sorprendente è che tali studi sono tanti ! Nel 2002, 2004 e 2008 su iniziativa di Comune e ASL Vercelli. Nel 2007 quello noto dell' Istituto superiore di Sanità ( Progetto SESPIR ) . Nel 2014 Salerno e coll - Università del Piemonte Orientale. Ed infine c'è l'ultimo dell' ARPA presentato quest'anno ( che é quasi identico al SESPIR ) . In totale sono 6 ! 

Sorge una domanda : ma fra il 2002 ed il 2008 le amministrazioni di Vercelli cosa hanno fatto di fronte a tali dati che dimostrano " eccessi perduranti di rischio per le patologie tumorali totali, tumore del colon, tumore del polmone (nel sesso maschile), patologie dell’apparato respiratorio, cardiovascolare, sia verso la media regionale, sia verso i comuni confinanti. "

 

Come ho espresso in riunione, la situazione del dott. Cuttica è molto complessa e si deve tener conto di una serie di fatti esistenti prima e dopo la pubblicazione dello studio Arpa. La presentazione ufficiale è avvenuta almeno un anno in ritardo ( il Progetto Sespir è terminato nel 2013) presente il nuovo sindaco di Vercelli, Maura Forte.

Tenete in considerazione, per le valutazioni del caso, che l'impianto di ATENA ( inceneritore di Vercelli ) sta passando dal comune di Vercelli  ( che ha il 70% delle partecipazioni)  a IREN.

Sappiate che ATENA gestisce anche gas e acqua.

Sui patti che stanno intercorrendo, c'è scarsa informazione.

Le minoranze chiedono chiarezza.

Nel 2014 è iniziato uno studio epidemiologico sugli effetti sulla salute derivanti dalla presenza e attività dell’inceneritore di Vercelli, la cui realizzazione risale agli anni ’70. E' stata possibile grazie ad un progetto del Ministero della Salute e coordinata dal Dipartimento di Epidemiologia e Salute Ambientale dell’Arpa Piemonte, in collaborazione con il Dipartimento Arpa di Vercelli, i Comuni di Vercelli ed Asigliano e l’Asl, servizio di Igiene e Sanità Pubblica.

Sono stati esposti nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco Maura Forte, dai dirigenti Arpa Giancarlo Cuttica ed Ennio Cadum. "L’obiettivo dell’indagine – ha sottolineato Cuttica - era quello di studiare i possibili effetti sulla salute, con particolare riferimento ai dati di mortalità e ricoveri ospedalieri per alcune cause correlabili alla residenza in prossimità dell’impianto di incenerimento dei rifiuti solidi urbani, basato sulla storia residenziale della popolazione nei comuni di Vercelli e Asigliano con un follow-up di mortalità e morbilità di 15 anni, a partire dal 1° gennaio del 1997 alla fine del 2012". "La popolazione residente – ha spiegato Cadum - è stata divisa tra esposti (residenti nell’area di ricaduta delle emissioni dell’inceneritore) e non esposti (residenti nei due comuni fuori dall’area di ricaduta). È stato misurato il rischio di contrarre una patologia dei residenti nell’area di ricaduta verso l’area di non esposizione. I risultati della mortalità mostrano rischi significativamente più elevati, più del 20 per cento, nella popolazione esposta. Anche per tutti i tumori maligni si evidenziano rischi più alti, più del 60 per cento, tra gli esposti rispetto ai non esposti, in particolare per il tumore del colon-retto, più del 400 per cento e del polmone, più del 180 per cento".

Rapporto ARPA su Vercelli:

http://www.arpa.piemonte.it//arpa-comunica/file-notizie/2015/Presentazio...

 

 

    E come se non bastasse hanno cercato di riaprilo in data 9 maggio 2013 da comunicazion e di GIA con benestare del co.ve.var prot 1166 del 10/5/2013