Le polveri PM10 e PM2.5 uccidono e i limiti di legge sono troppo alti. Lo dicono gli esperti

L'inquinamento è all’origine non soltanto del cancro al polmone, ma anche dell'infarto. Sono i risultati di un avanzato studio che dimostra che il particolato è l’inquinante più dannoso, anche per concentrazioni sotto i limiti consentiti dall’attuale Legislazione europea.

Gli scarichi industriali (inceneritori...) e le varie emissioni anche al di sotto delle attuali limiti permessi dalle leggi in vigore in Italia e nell’Unione Europea - fanno crescere del 12 per cento la possibilità di essere colpiti da un infarto: lo dimostra, per la prima volta, lo studio pubblicato il 21/1/2014 dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale British Medical Journal intitolato "Long term exposure to air pollution linked to coronary events"

Lo studio ha esaminato più di 100 mila residenti in sette città di cinque Paesi europei. In Italia è stato condotto a Roma e a Torino coinvolgendo circa 14 mila persone per circa 12 anni.

Il risultato stima che per ogni aumento nella media annuale di esposizione a particolato (le particelle di diametro inferiore a 10 micrometri, PM10) di 10 µg/m3 vi è un aumento del rischio di attacchi cardiaci del 12 per cento.

Siamo felicissimi che la pianura padana sia una delle zone più inquinate d'Europa, ed anche che Torino sia la 9° città più inquinata al mondo. La costruzione dell'inceneritore del Gerbido, che è legalmente autorizzato ad emettere fino a 50 kg di polveri al giorno, rappresenta un esempio di grande intelligenza e lungimiranza da parte della politica torinese...

 

 

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