Rifiuti in Campania: dopo 20 anni svelato il Segreto di Stato (apposto da Napolitano?)
Quasi vent’anni dopo la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti della mafia in Campania sono stati resi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, sentito il 7 ottobre del 1997.
Il 31 ottobre 2013, l’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati – preso atto della nota con la quale il procuratore nazionale antimafia ha rappresentato che non esistono motivi ostativi a che siano resi pubblici sia il resoconto stenografico della audizione del collaboratore di giustizia presso la predetta Commissione, sia gli atti depositati in quella occasione – ha espresso all’unanimità parere favorevole alla declassificazione degli atti secondo la procedura prevista dal Regolamento dell’archivio storico della Camera.
Poco chiaro il motivo per cui allora i documenti furono mantenuti segreti. Ma ancora più curioso è sapere chi era al governo all'epoca. Ebbene, da quanto riporta Wikipedia, era il 1° governo Prodi, composto da una maggiornanza PDS, PPI, RI, UD, SI, Verdi, Rifondazione Comunista, Indipendenti.
Presidente della Commissione era Massimo Scalia (Fondatore di Legambiente...) ed erano presenti il deputato Gianfranco Saranca ed i senatori Giovanni Lubrano di Riccio, Roberto Napoli e Giuseppe Specchia. Perchè su questi fatti fu apposto il segreto di stato? Per la cronaca, il ministro dell'interno era Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica.
Aggiornamento 16/1/2014
Secondo un'intervista rilasciata da Schiavone al giornale tedesco Der Spiegel, fu proprio Giorgio Napolitano a far secretare i verbali dell'audizione. Insomma, ora si sa chi ringraziare... Napolitano ha smentito, ma resta il fatto che era Ministro degli Interni: in quanto ministro non sa cosa viene secretato? Mah. Come al solito nessuno ha responsabilità di nulla...
Qui sotto il testo integrale dell'audizione di Carmine Schiavone.
Audizione schiavone-integrale-desecretato da ilfattoquotidiano