La politica non inaugura l'inceneritore? Paura di essere associati a PM10, diossine e malattie?
Normalmente i politici sono sempre felici e pronti quando si tratta di tagiare nastri ed inaugurare le (grandi) opere.
Per l'inceneritore questo non sta avvenendo... Forse si vergognano? Non vogliono essere associati a futuri "problemi sanitari" dei cittadini? Pensano che PM10 e diossine non gli portino voti?
Probabilmente il PD ed i suoi alleati (ma anche le finte opposizioni) la pensano proprio così: e dopo aver rifilato ai propri cittadini inquinamento, peggioramento della qualità della vita e della salute, preferiscono sfuggire alle loro responsabilità.
Ecco la foto di tanti "simpatici" politici alla cerimonia di posa della prima pietra il 7 luglio 2010. Si riconoscono il vicesindaco di Torino Dealessandri inviato da Chiamparino, Il presidente di TRM Bruno Torresin (ex segretario UIL), Saitta, Mazzù (Sindaco di Grugliasco). Insomma, il PD ed i suoi "nominati" in gran spolvero.
In un comunicato del 7 luglio 2010 si leggeva
Con tangibile soddisfazione dei presenti oggi è stata posta la prima pietra del cantiere per i lavori del termovalorizzatore del Gerbido. Il primo a dichiararsi ’soddisfatto’, parlando in apertura di cerimonia, è stato il vicesindaco Tom Dealessandri, chiamato a sostituire il sindaco Chiamparino, volato a Roma per sopravvenuti impegni in qualità di presidente dell’Anci.
Il vicesindaco ha ricostruito il percorso compiuto in questi anni per arrivare a questo momento concreto, ha ricordato le difficoltà superate, l’impegno – anche finanziario – sostenuto dalla Città per realizzare un’opera – lo ha ricordato di lì a poco anche il presidente della Provincia Antonio Saitta -, “fondamentale per tutto il territorio”. Saitta ha anche sottolineato come nelle fasi di individuazione dell’area, e in quelle di progettazione si sia proceduto con una attenta considerazione per le perplessità e i pareri di Enti, associazioni e cittadini.
“Un modo di operare – ha detto il presidente della Provincia – che ha fatto sì che l’opera avesse il benestare, caso più unico che raro in Italia, di tutte le amministrazioni interessate dalla sua realizzazione”.“Il termovalorizzatore del Gerbido è stato progettato secondo le tecnologie più moderne, che ne garantiscono la sostenibilità ambientale” ha evidenziato l’amministratore delegato di TRM, Bruno Torresin, che ha anche spiegato come la progettazione dell’impianto abbia avuto un occhio di riguardo per la minimizzazione dell’impatto ambientale, e ha sottolineando pure l’impegno per la sicurezza. “Per la fase di costruzione – ha detto Torresin – sono state adottate le misure che tutelano la sicurezza di tutti coloro che operano all’interno del cantiere”.
Dopo Paolo Foietta – presidente di ATO-R h hanno preso la parola Nicolas Dmitrieff e Stefano Costa di Cnim (a nome dei costruttori) e Andrea Tiana di Bnp Paribas (per i finanziatori). Ad aprire e chiudere la cerimonia sono stati il presidente di Trm Giuseppe Marsaglia, con i ringraziamenti di rito, e due gesti dal forte valore simbolico: la partenza del countdown che ci accompagnerà alla fine dei lavori, e la posa della prima pietra (due mattoni rossi) da parte di Tom Dealessandri e Antonio Saitta.